Siamo per la rivoluzione senza frontiere, attraverso un’insurrezione generalizzata contro tutti gli Stati, contro il Capitale e la proprietà, attraverso l’abolizione delle merci, del denaro, del lavoro, della famiglia… La creazione di un mondo nuovo libero dallo sfruttamento e dall’oppressione non è separabile dalla distruzione della società esistente.
Nelle rivolte, nelle lotte del nostro tempo, abbiamo agito per l’estensione del movimento rivoluzionario, contro i vari inquadramenti nazionalisti, riformisti e tutti coloro che mirano a riportare i movimenti all’ordine esistente. Abbiamo incontrato compagni, ben oltre i circoli militanti, che, come noi, vogliono agire per uscire dalla battaglia quotidiana per la sopravvivenza. All’interno delle rivolte in tutto il mondo, dinamiche autonome pongono concretamente nelle loro pratiche la questione della rivoluzione. Noi condividiamo questa prospettiva. Siamo legati alla storia della lotta di classe rivoluzionaria.
Nel periodo attuale, la nostra classe lotta e combatte. Come arrivare alla rivoluzione mondiale?
Questo sito è un mezzo tra tanti e non un fine. Uno strumento per creare legami, incontrarsi e partecipare, insieme ad altri, a questo sforzo collettivo mondiale per penetrare la nebbia del presente. Per questo, vogliamo:
• Rendere conto delle rivolte in corso.
Contribuire a trarne delle conclusioni, a comprenderne le dinamiche, i punti di forza e i limiti. Come si diffondono le rivolte? Qual è il rapporto che intercorre tra loro e come rafforzarlo? Quali sono le dinamiche in atto? Come si costruisce, si condivide e si trasmette l’esperienza collettiva di questi movimenti? Perché non riusciamo a superare la fase della rivolta per arrivare alla rivoluzione sociale? Cercare di rispondere a queste domande richiede scambi, incontri, raccolta di testimonianze, produzione di conclusioni e loro diffusione.
• Lavorare per creare un immaginario collettivo intorno alla rivoluzione e alla sua vittoria.
Per noi, la vittoria della rivoluzione si chiama comunismo e anarchia. Rifiutiamo le divisioni identitarie tra questi due termini. Siamo comunisti quindi anarchici, e anarchici quindi comunisti. Ma queste etichette sono ingannevoli: è meglio definirne il contenuto. È alla fioritura dei dibattiti sul contenuto della rivoluzione che vogliamo lavorare, non come ideale di società, ma come strategia di distruzione della civiltà capitalista. Confrontiamo le strategie, produciamo scenari, sottoponiamo le ipotesi alla critica! Insomma, tessiamo un immaginario della rivoluzione, del comunismo e dell’anarchia, di fronte alle false soluzioni riformiste e a questo disarmante presentismo capitalista.
• Promuovere le lotte concrete della nostra classe nella vita quotidiana.
Scioperi, interruzioni del lavoro, ma anche lotte informali, sabotaggi, resistenze sul lavoro, aiuto reciproco… sono il terreno fertile delle rivolte, nel senso preciso del terreno su cui si instaurano e maturano complicità e legami di fiducia che si rivelano preziosi quando scoppia la rivolta sociale. È anche il momento in cui si possono percepire il vicolo cieco del riformismo e i suoi limiti o dell’aiuto reciproco quotidiano e quindi ci viene voglia di andare oltre. Inoltre, raccogliamo testimonianze, idee, strumenti di lotta e li promuoviamo con tutti i mezzi a nostra disposizione.
Per contattarci e contribuire a questo sforzo collettivo: worldup@riseup.net